Il congiuntivo si usa dopo.docx

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Il congiuntivo si usa dopo

Verbi e locuzioni che esprimono sentimento: temere, avere paura, piacere/dispiacere, sperare, essere contento/felice, vergognarsi, ecc.

-Temo che Mauro arrivi in ritardo.
-Sono contento che il tuo libro abbia successo.
-Mi dispiace che tu non possa venire in vacanza con noi.

Verbi e locuzioni che esprimono opinione: credere, pensare, ritenere, supporre, avere l'impressione, ecc.

-Penso che Marcello Mastroianni sia il miglior attore italiano.
-Ho l'impressione che Matteo non conosca molto bene lo spagnolo.

Verbi che esprimono volontà: volere, desiderare, preferire, pretendere, ordinare, vietare, permettere, ecc.

-Desidero che tu mi dica la verità.
-Il professore pretende che tutti gli studenti siano sempre pronti.
-Non permetto che qualcuno parli male del mio paese, senza conoscerlo.

Verbi e locuzioni che esprimono dubbio: dubitare, non essere sicuro/certo, ecc.

-Non sono sicuro che la Nazionale italiana di calcio possa vincere contro il Brasile.

Verbi impersonali: basta, bisogna, conviene, occorre, pare, può darsi, sembra, ecc.

-Sembra che ci siano molti nuovi iscritti ai corsi d'italiano.
-Bisogna che l'Italia risolva i problemi del Meridione.

Con il verbo essere alla forma impersonale + aggettivo, avverbio o nome:

-È meglio che tu venga in Italia, se vuoi imparare l'italiano veramente bene.
-È giusto che ogni bambino possa frequentare la scuola gratuitamente.
-È importante che un giovane impari diverse lingue straniere.

Sapere regge il congiuntivo solo se usato alla forma negativa:

-Non so se Jean sia francese o belga.

Dire nelle forme impersonali: si dice/dicono richiede sempre il congiuntivo:

-Si dice che in Italia si viva meglio che in molti altri paesi.
- Dicono che in Italia si viva meglio che in molti altri paesi.


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Il congiuntivo si usa dopo

Affinché

- L'idraulico ha finito la riparazione velocemente, affinché gli inquilini possano nuovamente aprire l'acqua.

Benché, malgrado, nonostante, sebbene, il cui significato e uso sono sostanzialmente identici.

-Benché non sappia nuotare, Carlo si è tuffato dove l'acqua è profonda.
-Nonostante non conosca una parola di turco, sono andato in vacanza in Turchia.

Purché, a patto che, a condizione che, il cui significato e uso sono sostanzialmente identici.

-Vengo a trovarti, a condizione che tu non prepari niente di speciale.
-Compreremo una nuova macchina a fine anno, purché riusciamo a risparmiare tutti i soldi necessari.

A meno che non

- A meno che non decidiamo di andare al mare, rimarremo in città.

Senza che

- Donatella incontra spesso Adriano, senza che suo marito lo sappia.

Prima che

- Prima che nasca il figlio di Patrizia, gli prenderò un regalino.

Nel caso che

-Nel caso che nessuno ve lo abbia detto, vi avverto che le lezioni ricominceranno il primo novembre.

Nella proposizione relativa il congiuntivo si usa se c'è un superlativo relativo nella principale:

-È il libro più bello che io abbia letto.

Con di quanto e un comparativo nella principale:

-Questo film è più interessante di quanto pensassi.

Per esprimere una caratteristica richiesta. Spesso nella principale c'è un verbo come cercare, desiderare, aspettare, volere, avere bisogno, ecc.:

-Stefano ha bisogno di una compagna che gli dedichi molto tempo.
-Cerco un computer più veloce del mio, che mi faccia risparmiare tempo.

Con alcuni aggettivi e pronomi indefiniti: chiunque, comunque, dovunque, qualunque:

-Chiunque ti conosca, sa che sei un bugiardo.
-In Italia dovunque uno vada, occorrono sempre molti soldi

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